L’Asilo Nido

Il luogo è stato fin dall’inizio oggetto della nostra cura per rispondere sia al desiderio nostro di vivere la giornata in un luogo bello e accogliente sia per offrire alle famiglie un ambiente caldo e familiare. Ogni cosa, dal pavimento alle tende, dall’arredo della cucina al pesciolino rosso in sala, dal divano ai quadri è stata scelta per poter stare bene.

La cura degli ambienti, degli arredi, degli oggetti, da parte degli adulti e dei bambini ha per noi una valenza educativa, che genera benessere, senso di appartenenza e di familiarità oltre a sviluppare gusto estetico e piacere dell’abitare.

Per noi l’ambiente ha un grande valore per la crescita dei bambini: sostiene, provoca esplorazione e ricerca, suscita domande, favorisce le relazioni e le interazioni, permette relazione con il mondo esterno. Per questo gli spazi sono concepiti come soggetto partecipe della relazione educativa  e sono progettati in modo da rispondere in maniera adeguata ai bambini, dai più piccoli ai più grandi.

L’ Asilo Nido si sviluppa su una superficie di 320 mq al piano terra con esposizione sul giardino e si suddivide in tre zone in base all’età dei bambini:

sala dei piccoli da 6 a 15 mesi
sala dei medi da 16 a 24 mesi
sala dei grandi da 24 a 36 mesi

Da settembre 2020 con l’emergenza COVID 19, le famiglie accedono all’asilo direttamente nella propria zona attraverso un accesso dedicato e i bambini trovano le loro educatrici e tutto ciò di cui hanno bisogno nella giornata, la zona dell’accoglienza, la zona del pranzo e della merenda, la zona del riposo, la zona del gioco e degli atelier.

Gli “Atelier”

Gli “Atelier”,  piccole zone strutturate, introducono vari saperi e linguaggi espressivi che i bambini, instancabili ricercatori, possono esplorare: la luce, il colore, il movimento, le “leggi fisiche”… attraverso progetti e attività (la pittura, i travasi, la manipolazione, la narrazione, la musica, il gioco senso-motorio…)Gli Atelier favoriscono l’esplorazione, cioè uno spazio fisico e psichico di libero movimento in cui incontrare aspetti diversi della realtà.

La cucina è interna

La cucina è interna dell’asilo, gestita da personale qualificato, prepara quotidianamente il pranzo e le merende per i bambini, seguendo una dieta bilanciata, elaborata con il contributo di dietista, pediatra e cuoca. Ciò garantisce che la preparazione e la distribuzione del cibo avvengano nelle condizioni ottimali di qualità e freschezza degli ingredienti, di preparazione e grado di cottura.

I servizi educativi

I servizi educativi hanno una grande responsabilità nel costruire insieme alle famiglie e alla comunità le abitudini alimentari dei bambini. L’Officina intende offrire buone occasioni perché i bambini vengano in contatto con una grande varietà di sapori, consistenze, aromi, educare il gusto e proporre cibi adeguati per quantità e qualità, perché ogni bambino possa costruire sane abitudini alimentari.

Il giardino

Una giornata all’Officina dei Bambini

La giornata al nido si modella sui ritmi quotidiani del bambino. È importante che la giornata sia scandita da momenti precisi, che diventano punti di riferimento sicuri e iniziano a costruire nel bambino una prima percezione temporale. La routine quotidiana è per il piccolo l’incontro di un tempo conosciuto e sicuro, un tempo atteso e previsto che, dando sicurezza, invita all’esplorazione e alla scoperta. 

Tutti i momenti della giornata sono momenti educativi, l’educatrice è quindi tesa a valorizzare ogni circostanza e istante della giornata. 

L’accoglienza del bambino e dell’adulto che lo accompagna

L’accoglienza è un momento molto delicato in cui i gesti e gli sguardi aiutano i bambini a sentirsi accolti e a passare dalle braccia della mamma o del papà a quelle dell’educatrice. Per noi accogliere significa fare spazio – nella mente e nel cuore, prima ancora che negli ambienti fisici – affinché ogni bambino e ogni genitore possa sentirsi atteso e riconosciuto nella propria unicità. 

Il cambio

Durante questo momento l’educatrice intrattiene un rapporto individuale con ciascun bambino, assume un atteggiamento di cura e attenzione che si traduce sia nella ritualità che nella verbalizzazione dei gesti, si muove senza fretta per cogliere e favorire desideri di autonomia.

Le attività

I giochi di ogni giorno sono proposti in genere dopo la merenda mattutina o dopo la composizione del gruppetto e il canto a inizio giornata. Non serve preparazione dei materiali, perché sono già disponibili in sala: cesto dei tesori, sacchetti sensoriali, libretti tattili, bottiglie magiche, travaso, carte “fruscianti” per i più piccoli; attività di manipolazione, travestimento, gioco simbolico nella casetta e con le bambole, gioco dei giornali per i più grandi.

Le attività sono un momento piacevole in cui è possibile fare un’esperienza positiva che spalanca alla realtà; non è solo un “fare” ma è soprattutto uno “stare” insieme, è l’occasione per conoscere se stessi, per entrare in relazione con gli altri bambini e con l’adulto.

Il pranzo

Il momento del pranzo è organizzato con la massima cura perché i bambini possano sperimentare la convivialità della tavola comune e apprezzare di più il cibo. È anche il momento in cui gli educatori forniscono una corretta educazione alimentare.

Il riposo

Il momento della nanna è molto delicato e viene curato affinché ogni bambino possa vivere l’addormentamento e il riposo in modo sereno. I gesti che caratterizzano questo momento sono la cura di sé, la lettura di una storia e infine il canto delle educatrici.

Il ricongiungimento

Il ricongiungimento è il momento conclusivo della giornata trascorsa al nido; i bambini sono molti emozionati all’idea di riabbracciare la mamma, il papà, i nonni… perciò vengono aiutati dall’educatrice a vivere con serenità questo momento trepidante d’attesa attraverso giochi e storie adeguate.

Inserimento: un momento delicato e importante

L’inserimento è un momento molto delicato e di fondamentale importanza per tutto il percorso del bambino. Si tratta di un distacco, non di un abbandono. Il momento del distacco è impegnativo e faticoso ma può diventare un’esperienza di conquista e di crescita. 

Durante questo passaggio l’educatrice sostiene la fatica del bambino e del genitore, non la elimina ma piuttosto la sostiene, nella certezza di andare incontro a un’esperienza che si rivelerà positiva. 

Il rapporto con l’educatrice costituisce per il bambino il riferimento sicuro, introduttivo alla conoscenza della realtà. 

Durante le prime fatiche del distacco ripetere al bambino “la tua mamma ti vuole bene, torna” o “la tua mamma è proprio bella” significa ricordare al bambino un “positivo sperimentabile”, una certezza che lo rende capace di affrontare la fatica e tenere gli occhi aperti sul mondo.